SCUOLE E METODI CHE STANNO INNOVANDO IL PANORAMA DELLA SCUOLA ITALIANA!
È stata avviata, in
collaborazione con la Onlus Staanoi e Wind
Telecomunicazioni SpA, la mappatura dell’innovazione scolastica
Italiana! Ecco i metodi e le scuole più innovative d’Italia!
Seguendo la metodologia della
Snowball analysis già utilizzata con successo nel 2015 per la mappa
sull’innovazione sociale, si è partiti con l’intervistare 40 esperti del
settore educativo (dirigenti scolastici, docenti, educatori, ricercatori, operatori
sociali) chiedendo loro di segnalare quali scuole in Italia si stessero
distinguendo per percorsi educativi innovativi che includessero empatia,
creatività, leadership, gioco di squadra, nuove metodologie didattiche e uso
del digitale. Ogni scuola segnalata è stata a sua volta contattata ed è stata
posta ad un referente la stessa domanda, questo processo si è svolto per 3
volte sino alla conclusione di 180 interviste.
Tra le oltre 300 scuole citate,
ne emergono però 28 che hanno ricevuto più di 3 segnalazioni, sia private e
paritarie, sia pubbliche. Il modo utilizzato per mostrare la connessione tra
esse è stato quello di visualizzare i metodi innovativi condivisi.
I numeri dell’innovazione
Dalla mappatura la scuola privata
riesce ad avere un numero importante di scuole eccellenti ma è la scuola
pubblica che stimola l’innovazione rappresentando il 95% del totale delle
scuole mappate. La percentuale fra pubblica e privata varia se si analizzano le
28 scuole più segnalate dove la presenza della privata sale al 18%. Tra le 300 scuole nominate 124 sono superiori, solo il 39% è
costituito da licei, mentre le scuole tecniche o professionali rappresentano il
61%. I licei classici rappresentano il 6% delle scuole superiori di secondo
grado nominate e dunque meno del 2% complessivo. Il fattore temporale sembra
essere direttamente proporzionale all’incisività ed all’efficacia delle
metodologie sperimentali, troviamo eccellenze nel ciclo della primaria (gli
istituti comprensivi sono il 54% del totale delle scuole) e nella secondaria di
secondo grado (38% del totale), poche eccezioni tra le scuole dell’infanzia.
Mentre sul totale delle scuole
osservate il Lazio ne conta più di 60 e la Lombardia è solo al terzo posto con circa 40 scuole, spostandosi sulle 28 scuole più segnalate ben 8 sono lombarde tra cui IC
Ciresola di Milano, IIS Pacioli di Crema, IC San Giorgio di San Giorgio di
Mantova e Liceo Lussana di Bergamo hanno avuto oltre 4 segnalazioni; segue il
Lazio con 4 scuole tra cui Asilo nel Bosco di Ostia Roma, IIS
Pacinotti-Archimede di Roma e Istituto Salesiano Pio XI di Roma hanno avuto più
di 4 segnalazioni.
Marche e Toscana hanno 3 scuole
nella top 28 con Scuola Città Pestalozzi di Firenze con più di 4 segnalazioni,
Emilia Romagna, Friuli, Piemonte, Umbria e Puglia con 2 scuole. La Puglia ha
però il primato di avere la scuola IISS Majorana di Brindisi con il maggior numero di segnalazioni.
I metodi
La maggior parte di queste scuole
ha sviluppato metodi innovativi in autonomia, emergono però alcune realtà che
mirano a mettere in rete le scuole che seguono nuove metodologie:
la Fondazione Mondo Digitale e il
progetto Avanguardie Educative Indire sono le realtà più attive, la rete del
progetto Scuola Senza Zaino vede una forte adesione degli Istituti Comprensivi
così come fa un grande lavoro di innovazione la Fondazione Amiotti con
l’associazione Rinascimente.
Molti dei nuovi metodi utilizzati
sono di provenienza straniera (Regno Unito, Stati Uniti, Finlandia). Nella
classifica sono presenti anche metodi italiani innovativi del secolo scorso,
come Montessori e Reggio Emilia, più diffusi all’estero che nel nostro paese, dove spesso sono ancora
percepiti come metodi di nicchia e non come approcci col potenziale di
trasformare il processo di apprendimento dal nozionismo alla crescita
attraverso empatia, creatività e lavoro di gruppo.
I metodi mappati sono in tutto 28
e 8 di essi utilizzano a vario titolo la tecnologia. Gli altri si riferiscono
ad un diverso utilizzo del tempo e dello spazio scolastico ma anche ad un
approccio didattico che mette al centro l’individuo come protagonista
principale del percorso di apprendimento. L’innovazione parte dai banchi di
scuola: robotica
educativa, tecnologia digitale, didattica interattiva, classi che si
trasformano in laboratori, FabLab e stampanti 3D, libri di testo autoprodotti,
bilinguismo a partire dalla scuola primaria, progetti che stimolano
la curiosità, la voglia di conoscere, valorizzano il gioco, il contatto con la
natura, le emozioni e i rapporti interpersonali, sono solo alcuni degli
elementi che oggi caratterizzano l’ apprendimento delle nuove generazioni e che
li aiuteranno ad essere i changemakers di domani.
Presentazione della ricerca
Ashoka Italia presenterà la
ricerca il 16 maggio a Bologna durante l’evento Learning city, per rimanere
aggiornati sui dettagli è bene seguire le pagine social Facebook e Twitter.
Il fine ultimo di tale mappatura
è quello di far partire il programma Scuole Changemaker, attraverso il quale
identificare, connettere e sostenere le scuole, di ogni ordine e grado, che
portano avanti idee e metodologie didattiche innovative. Ashoka Italia aprirà la fase di selezione per
poi sostenere una o più scuole affinchè il loro progetto di innovazione
scolastica possa essere rafforzato, possa crescere come impatto e possa essere
replicato. Le scuole saranno parte di una comunità globale, avranno la
possibilità di condividere il sapere, le metodologie, le esperienze durante i
meeting internazionali; connettersi con i Fellow attivi nel capo educativo, far
parte di una sempre più ampia rete di innovatori sociali, diventare leader e
ispiratori per altre scuole. Credit Ashoka Italia
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